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RE BALSAMICO

Reggio Emilia

Dal 21 al 29 novembre 2008 a Reggio Emilia -

Da venerdì 21 a sabato 29 novembre si terrà a Reggio Emilia, Albinea, Scandiano e Quattro Castella, Re Balsamico, un programma di iniziative culturali ed enogastronomiche dedicato a uno dei prodotti simbolo della tradizione gastronomica emiliana, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, una magica alchimia di materie prime, di storie familiari, di tempo, cultura e passione che ha la singolare fortuna di appartenere ad un territorio speciale, quello reggiano.

Una terra dove il magico, il mistero, l’accostamento inedito di cultura alta e popolare, il legame con le stagioni e la tradizione hanno dato vita ad un patrimonio storico, culturale, gastronomico e naturalistico-paesaggistico ancora per molti versi da scoprire.

La manifestazione è curata da Vitaliano Biondi e Giulio Bizzarri e promossa da Camera di Commercio di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia e Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune di Albinea e di Scandiano, i Musei Civici di Reggio Emilia e la Libreria all’Arco.



Sottotitolato il magico, il nero, il mistero, Re Balsamico per nove giorni combina tradizione alimentare, cultura e paesaggio per parlare del meraviglioso “elisir” reggiano attraverso l’aura magica e misteriosa che avvolge il suo territorio di produzione, bacino di tradizioni, attrattive naturalistiche e culturali oltre che enogastronomiche, teatro di storie, opere e personaggi straordinari da Matilde di Canossa all’Ariosto, dal Boiardo allo Spallanzani fino a Ligabue, Zavattini, Celati e Cavazzoni.

Ricco il calendario delle iniziative, tutte dedicate al filo conduttore unico del magico e del balsamico, in programma a Reggio Emilia, Albinea, Scandiano e Quattro Castella e comprendente conversazioni con autorevoli esponenti del panorama culturale italiano come Giorgio Celli e Massimo Montanari, canti, musiche della tradizione emiliana, presentazioni di volumi, degustazioni e sfide balsamiche tra Reggio Emilia e Modena, concorsi fotografici, sfilate di tabarri, spettacoli di burattini, letture di tarocchi e tours notturni nei luoghi più misteriosi e ricchi di storia della città e della provincia.

Per tutta la durata della manifestazione, accanto alle degustazioni, saranno proposti in 19 ristoranti di Reggio Emilia e Provincia fantastiche alchimie di menu con i cibi proibiti per pranzi e cene all’insegna della tradizione e a partire dai prodotti tipici reggiani. Dal frutto proibito e tentatore del giardino dell’Eden all’ortica dei santi, dal maiale al latte, verrà offerta una maliziosa carrellata di cibi proibiti, associando ogni piatto ai sette vizi capitali.
Qui il programma.

In occasione di Re Balsamico. Il magico, il nero, il mistero sarà lanciato un enigma balsamico che consentirà a chi troverà la soluzione di vincere preziosissime bottigliette di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia.
Per risolverlo è necessario recarsi nei ristoranti ed acetaie della provincia e della città di Reggio Emilia che aderiscono all’iniziativa che apporranno una lettera per comporre il testo dell’enigma e giungere alla soluzione del gioco.

I ristoranti sono: ARCETO di Scandiano - Rostaria Al Castello, BOSCO di Scandiano - Ristorante Bosco, CASALGRANDE - La Ruota, CADELBOSCO DI SOPRA - Il Favo, CAVRIAGO - Atelier Gastronomico Picci - La Capra, CODEMONDO di Reggio Emilia - La Brace, CORREGGIO - Tre Spade, LA VECCHIA di Vezzano - Podere Elisa, MANCASALE di Reggio Emilia - Adriano, MANDRIO di Correggio - Ristorantino Del Borgo, QUATTRO CASTELLA - La Maddalena, REGGIO EMILIA - Enoteca Ristorante Il Pozzo - Trattoria della Ghiara - A Mangiare, RUBBIANINO di Quattro Castella - Ca' Matilde, SANT'ILARIO D'ENZA -Ristorante Prater, SCANDIANO Osteria in Scandiano, VILLA AIOLA di Montecchio - La Grattugia.

Informazioni per il pubblico: tel. +
39 0522 508908 (mattina) -

+39 0522 922111 Georgia Secchi

da venerdì 21 a sabato 29 novembre si terrà a Reggio Emilia, Albinea, Scandiano e Quattro Castella, Re balsamico, un programma di iniziative culturali ed enogastronomiche dedicato a uno dei prodotti simbolo della tradizione gastronomica emiliana, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, una magica alchimia di materie prime, di storie familiari, di tempo, cultura e passione che ha la singolare fortuna di appartenere ad un territorio speciale, quello reggiano. Una terra dove il magico, il mistero, l’accostamento inedito di cultura alta e popolare, il legame con le stagioni e la tradizione hanno dato vita ad un patrimonio storico, culturale, gastronomico e naturalistico-paesaggistico ancora per molti versi da scoprire.

Sottotitolato il magico, il nero, il mistero, Re balsamico per nove giorni combina tradizione alimentare, cultura e paesaggio per parlare del meraviglioso “elisir” reggiano attraverso l’aura magica e misteriosa che avvolge il suo territorio di produzione, bacino di tradizioni, attrattive naturalistiche e culturali oltre che enogastronomiche, teatro di storie, opere e personaggi straordinari da Matilde di Canossa all’Ariosto, dal Boiardo allo Spallanzani fino a Ligabue, Zavattini, Celati e Cavazzoni.

Ricco il calendario delle iniziative, tutte dedicate al filo conduttore unico del magico e del balsamico, in programma a Reggio Emilia, Albinea, Scandiano e Quattro Castella e comprendente conversazioni con autorevoli esponenti del panorama culturale italiano come Giorgio Celli e Massimo Montanari, canti, musiche della tradizione emiliana, presentazioni di volumi, enigmi, degustazioni e sfide balsamiche tra Reggio Emilia e Modena, concorsi fotografici, sfilate di tabarri, spettacoli di burattini, letture di tarocchi e tours notturni nei luoghi più misteriosi e ricchi di storia della città e della provincia Informazioni tel. 0522 508908 mattina e 0522 922111 Georgia Secchi pomeriggio, sito www.acetobalsamicotradizionale.it/rebalsamico.php o www.rebalsamico.it.

Si partirà venerdì 21 novembre alle 20.45, nella Galleria Parmeggiani (Corso Cairoli), un museo unico nel suo genere che ospita una singolare collezione tra vero, falso, Marcy e capolavori delle principali scuole pittoriche europee. Re balsamico sarà presentato dal presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Aldo Ferrari, dall’assessore all’agricoltura della Provincia di Reggio Emilia Roberta Rivi, dal presidente del Consorzio tra produttori dell’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Carlo Ferretti e dall’assessore alla Città Storica del Comune di Reggio Emilia Mimmo Spadoni. Quindi prenderà il via una serata dedicata alla ricca tradizione musicale emiliana per molto tempo tramandata solo oralmente da musicista a musicista. Nella prima parte “Misteri in musica” Gian Paolo Borghi, responsabile del Centro Etnografico ferrarese e Giorgio Vezzani, direttore della rivista ‘Il Cantastorie’ e fondatore dell’ omonimo archivio etnomusicologico parleranno di misteri e della vita quotidiana di un tempo e di come si usava illustrarla nei grandi fogli volanti che i cantastorie raccontavano in musica. Per l’occasione questi fogli saranno in mostra nelle sale della Galleria Parmeggiani. Nella seconda parte, intitolata “Canti crudeli dell’Appennino” il D’esperanto Quintet, formato dal noto polistrumentista Paolo Simonazzi (ghironda, organetto diatonico, mandoloncello) e da Filippo Chieli (viola, violino), Umberto Fabi (voce), Patrick Novara (cornamusa, ciaramello, flauto), Emanuele Reverberi (violino, piva emiliana, cornamusa), ripercorrerà le melodie e le danze dell’Appennino nord-occidentale e le atmosfere di un tempo rurale in cui la musica, il ballo e il canto segnavano i momenti più importanti della vita delle persone dalla nascita alla morte. Alle 22.00 seguirà il tour notturno (a partecipazione libera) nei luoghi più carichi di mistero del centro storico: Attilio Marchesini dei Musei Civici guiderà alla scoperta di un itinerario che dalla Galleria Parmeggiani condurrà al Ghetto ebraico, alla Casa del Boia, in piazza San Prospero e piazza Prampolini. E se il balsamico e il nero sono i tratti caratteristici del Re balsamico, il Centro Teatrale MaMiMò andrà ad aggiungere, alla sua già ricca ricetta, gli ingredienti del magico e del mistero. Il 21 e anche il 22, gli attori del Centro reggiano si caleranno nei panni di personaggi realmente esistiti nella storia di Reggio Emilia come l’ultimo boia, Gabrina degli Albeti e Ludovico Ariosto.

Sabato 22 novembre è molto atteso, per un doppio appuntamento, Giorgio Celli, scienziato-umanista, docente universitario di entomologia, etologo, ecologo, poeta, drammaturgo, divulgatore di successo. Nel cuore dell’antico ghetto ebraico, nella splendida Sinagoga, riaperta recentemente dopo il restauro della cupola, nel 150° anniversario dell’edificazione, alle ore 18.00 racconterà del Golem, l’inquietante creatura senza spirito creata magicamente dai cabalisti.
Poi alle 19 ai Musei Civici, nella Collezione Spallanzani, Celli guiderà un magico viaggio notturno nelle raccolte zoologiche di Lazzaro Spallanzani (Scandiano 1729 – Pavia 1799) che nel loro insieme riflettono la varietà di interessi dello scienziato, particolarmente affascinato dalle forme di vita marine. Un giro fantastico attende i visitatori tra le torpedini, oggetto di studio per il loro potere elettrico, i rospi e le salamandre, sezionati per esperimenti e grottesche preparazioni tra le quali spicca il “Cophanus concatenatus”, un pesce fantasiosamente assemblato dallo stesso Spallanzani. Seguirà alle ore 20.30, partendo dai Musei civici, il secondo itinerario notturno. Con la guida di Attilio Marchesini e con l’ausilio degli attori dei MaMiMò passando da piazza del “popol Giust” a via San Domenico verrà svelato ai curiosi il passato inquietante e misterioso della città passando dalla casa dell’inquisizione a quella di Paolo Assalini, medico di Napoleone. (Il tour è a partecipazione libera e non è necessario prenotare)

Domenica 23 novembre invece l’appuntamento è ad Albinea, all’ Agriturismo La Razza, alle 16.00 con un cavallo di battaglia delle teste di legno per gli amanti della paura: “Fagiolino, barbiere dei morti” che sarà messo in scena dai Burattini di Riccardo. Lo spettacolo per i più piccini sarà preceduto dall’intervento del sindaco di Albinea Antonella Incerti e del presidente del Consorzio tra produttori dell’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Carlo Ferretti che presenteranno la nuova sede della prima acetaia comunale della provincia e del futuro Museo dedicato all’aceto balsamico tradizionale.
A Reggio in corso Garibaldi, 59 di fronte alla sede della Provincia, per tutto il giorno sarà allestito un banco di degustazione di balsamico con gli speciali pecorini di pecore nere massesi, una particolare razza di ovini contraddistinta dal pelo nero e dalle scure corna a spirale. Questa specialissima degustazione sarà replicata anche nella quarta giornata di Re balsamico, lunedì 24 novembre festa di S.Prospero, il patrono di Reggio Emilia.

Martedì 25 novembre si andrà davvero all’inferno con Trammagico, l’autobus che transitando da via dell’Inferno conduce nella località di Codemondo l’antica “Caput Mundi” dove, grazie a un attore dei MaMiMò, si potrà incontrare Raffaello Motta, detto Raffaellino da Reggio (nato in questi luoghi nel 1550 e allievo di Lelio Orsi) che svelerà ai viaggiatori arcani dell’antica favolistica reggiana. (L’autobus, dalle ore 12.00 alle 18.00, partirà dalla caserma Zucchi e condurrà a Montecchio).

Mercoledì 26 alle ore 18.00 nella Libreria all’Arco i curatori Vitaliano Biondi e Giulio Bizzarri e l’assessore provinciale Roberta Rivi presenteranno un nuovissimo volume “Alchimie, misteri e meraviglie. Viaggio curioso per città, campagne, paesi e acetaie del reggiano”. L’opera, articolata in cinque percorsi che toccano i colli, il Po, il Secchia, l’Enza e la città di Reggio propone una chiave di lettura diversa dalle guide consuete, un po’ misteriosa e noir, come l’aceto balsamico tradizionale stesso, elisir denso di profumi e misteri, che racchiude in sé i segreti di una tradizione millenaria. Alternando informazioni pratiche e divagazioni storiche sui luoghi dell’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia l’opera offre un’esplorazione curiosa e ghiotta, totalmente diversa e originale rispetto agli imperativi del mercato turistico di massa.
A seguire il Presidente del Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, Carlo Ferretti illustrerà l’ enigma balsamico, un curioso rompicapo la cui soluzione consentirà di vincere preziosissime boccette di balsamico.
Le lettere che compongono il testo dell’enigma si conquisteranno solo recandosi nei ristoranti e nelle acetaie sparse tra la città e la provincia di Reggio Emilia che aderiscono all’iniziativa.
Seguirà alle 18.30 Massimo Montanari, lo studioso di storia dell’alimentazione all’Università di Bologna che al tema del rapporto cibo-cultura ha dedicato studi tradotti in tutto il mondo (da La fame e l’abbondanza. Storia dell’alimentazione in Europa a Il cibo come cultura o Alimentazione e cultura nel medioevo), che ripercorrerà la straordinaria cultura dell’aceto dolce o come lo chiamò Virgilio del “dolce mosto”. Infine il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia presenterà il concorso fotografico “I fantasmi, le tracce mnestiche, ….i luoghi misteriosi di Reggio Emilia” e il premio Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro. Le fotografie del concorso saranno esposte durante Fotografia Europea in programma in città dal 30 aprile.
Alla sera ci si sposterà a Quattro Castella, nella sede della Congrega dei Liffi, un’associazione ricreativo-culturale che si occupa di ricerca e preparazione dei cibi, per una agguerritissima sfida balsamica tra i reggiani e i cugini modenesi, a partire dalle ore 21. La “singolar tenzone” tra i due produttori di balsamico tradizionale sarà commentata in diretta da due giornalisti: il reggiano Nicola Fangareggi e la modenese Francesca Parravicini. Per partecipare alla cena è necessario prenotare tel. 0522 508908

Giovedì 27 novembre, alle ore 21.00, nello spazio raccolto della Galleria d’arte 8.75 di Corso Garibaldi, il giornalista Carlo Baja Guarienti, e Massimo Tassi, direttore della rivista Yorick, dedicata alla divulgazione della narrativa del meraviglioso daranno vita ad una sorta di moderno filòs sui misteri reggiani al quale il pubblico è invitato a partecipare. Fare filòs significa richiamarsi alle veglie di tradizione contadina, un rito familiare molto diffuso nelle nostre campagne nel periodo invernale nel corso del quale, davanti al fuoco o nelle stalle si parlava un po’ di tutto: di fatti vicini e lontani, di storie fantastiche popolate di “strie”, di spiriti, di folletti, di morti riapparsi… Lieto fine con degustazioni dell’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia.

Nella penultima giornata venerdì 28 novembre ci si trasferirà a Scandiano, nella Rocca dei Boiardo, dove alle ore 19.00 l’assessore alla cultura Nadia Lusetti presenterà le iniziative in programma, mentre Giuseppe Anceschi segretario del Centro Studi Boiardo parlerà di giochi d’amore e di tarocchi e di un testo per molti aspetti bizzarro che porta il titolo di “Tarocchi” e che viene attribuito al Boiardo. Gli enigmi dell’amore poi, per chi ci crede, troveranno risposta nella interpretazione dei tarocchi di Federica Soncini e di Annamaria Rainieri che si cimenteranno in una lettura simbolica ed analitica delle varie carte.
Per i più coraggiosi è in programma anche una Discesa agli Inferi: grazie a un attore del MaMiMò, il signore di Scandiano Matteo Maria Boiardo, condurrà nelle segrete del castello dove nacque e che ospitò Francesco Petrarca, il riformatore Giovanni Calvino e Papa Paolo III, oltre a Lazzaro Spallanzani che qui era solito compiere i suoi esperimenti.

Infine un richiamo dovuto alla tradizione del tabarro, il mantello ricordato anche da Cesare Zavattini con una splendida poesia (I porta ancora al tabar da li me bandi). Sabato 29 novembre, Re balsamico si chiude a Reggio Emilia, alle 19.30, dinnanzi alla sede di ARKI abbigliamento (Via Emilia S.Pietro 1/g), da anni punto di riferimento per gli amanti del tabarro, con una sfilata di tabarri abbinata a degustazioni di balsamico, guidata da Sergio Masini. Nella torma degli intabarrati anche un attore nei panni di Giuseppe Verdi ed il tenore Giuseppe Di Carlo che intonerà arie del noto melodramma.

Per tutta la durata della manifestazione, accanto alle degustazioni, saranno proposti in 19 ristoranti di Reggio Emilia e Provincia fantastiche alchimie di menu con i cibi proibiti per pranzi e cene all’insegna della tradizione e a partire dai prodotti tipici reggiani. Dal frutto proibito e tentatore del giardino dell’Eden all’ortica dei santi, dal maiale al latte, verrà offerta una maliziosa carrellata di cibi proibiti, associando ogni piatto ai sette vizi capitali.

La manifestazione è curata da Vitaliano Biondi e Giulio Bizzarri e promossa da Camera di Commercio di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia e Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune di Albinea e di Scandiano, i Musei Civici di Reggio Emilia e la Libreria all’Arco.
Informazioni tel. 0522 508908 mattina e 0522 922111 Georgia Secchi pomeriggio, sito www.acetobalsamicotradizionale.it/rebalsamico.php o www.rebalsamico.it.

Ufficio stampa: Patrizia Paterlini
Tel. 348 7352352 - 348 8080539
e-mail ppaterlini@alice.it

Raccontare, riscoprire e svelare la storia dei luoghi di una città e della sua suggestiva provincia immergendo il lettore in quell’alone di mistero che circonda palazzi, piazze e dimore celando vicende appassionanti, vite oscure e curiosi aneddoti. E’ questo quanto proposto dall’inedita guida intitolata Alchimie, misteri e meraviglie. Viaggio curioso per città, campagne, paesi e acetaie del reggiano curata da Vitaliano Biondi e Giulio Bizzarri.

 

Sfogliare le pagine dell’insolito volume, appena pubblicato da GBA Reggio Emila, è come passeggiare per le strade della città di Reggio Emilia e dei territori della sua provincia e compiere un viaggio attraverso i segni del tempo, rispolverando antiche tradizioni. Aldo Ferretti, già presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, nell’introduzione al volume definisce l’opera “un’operazione di valorizzazione del territorio provinciale” mentre Roberta Rivi, assessore all’agricoltura della Provincia di Reggio Emilia la descrive come “un’esplorazione curiosa e ghiotta, diversa e originale rispetto agli imperativi del mercato turistico di massa”.

L’ Itinerario in città descritto nel testo, prende il via da quella targa metallica inserita nella pavimentazione della via Emilia S. Pietro, all’altezza dell’incrocio con via Roma, che richiama alla memoria il castrum romano; quello era il locus gromae, il cuore sacro della città che veniva fondata e l’incrocio fra il decumano (la via Emilia orientata da est a ovest) e il cardo (la strada orientata da sud a nord). Si procede poi a scoprire la morfologia attuale del centro storico, attraverso un punto di vista particolare che ripercorre le radici medievali della città. Il visitatore viene guidato lungo quelle strade e quelle piazze “particolarmente suggestive, magiche e misteriose nel loro silenzio, dopo il tramonto, e quando la nebbia è così densa che la si può tagliare col coltello”. Ecco che scopriamo l’origine della Torre del Bordello, eretta nella piazza del Duomo nel 400 per volontà degli Anziani del Senato il cui nome deriva dal fatto che proprio al lato della torre fu fatto costruire il Castelletto o “Pubblico Lupanare”, con l’obiettivo di risolvere il problema della prostituzione. In Piazza Casotti si trovava anche un triste edificio destinato alle Carceri Comunali dove vivevano insieme ladri, assassini, truffatori e briganti e dove fu costruito il Confortorio; un piccolo locale nel quale i condannati a morte attendevano l’esecuzione. Mistero, paura e inquietudine si risvegliano percorrendo la stradina alla base della Torre del Bordello, chiamata per questo via del Bordello, dove si trovavano un’osteria mal frequentata, la mensa dei poveri e soprattutto la casa dell’ultima famiglia dei boia di Reggio. Allontanandosi pochi passi dalle case patrizie si raggiunge via Cavagli, era quella la zona più malfamata di Reggio insieme al misero ma vivace quartiere di porta S. Croce. Particolarmente inquietante anche la storia di Anna Becchesini ricordata in una lapide posta nella Chiesa di San Domenico che racconta come la giovane ragazza venne crudelmente uccisa dallo zio. A lato della chiesa aveva sede il tribunale ecclesiastico dell’Inquisizione, si narra che in un ambiente dell’edificio ancora oggi siano visibili i graffiti fatti dai prigionieri. Anche i musei di Reggio Emilia conservano “clamorose meraviglie (o mostruosità) che sono soltanto la parte emersa di una quantità di storie e vicende immense”, basti citare la collezione del celebre scienziato scandianese Lazzaro Spallanzani.

Il viaggio tra i tanti misteri della terra reggiana ci conduce poi ai luoghi del prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, frutto dell’appassionato e certosino lavoro artigianale dell’uomo, nato da lente e misteriose metamorfosi del mosto cotto. Carlo Ferretti, presidente del Consorzio dei produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, nel volume fornisce le informazioni di base sull’aceto balsamico, spiegando le modalità di produzione, di conservazione e consumazione. Il curatori Giulio Bizzarri e Vitaliano Biondi invece introducono al mistero che circonda l’aceto balsamico a partire proprio dall’origine non chiara del nome: diverse le ipotesi della nascita del termine “balsamico”. Se già nel 200 a.c Virgilio descriveva nelle Georgiche il procedimento della cottura del mosto, Ariosto arriva a scrivere un vero e proprio elogio al piacere di gustare una rapa cotta condita con aceto, tante poi fra il Cinquecento e l’Ottocento le testimonianze e i riferimenti all’aceto che si trovano nelle corrispondenze e negli atti notarili.

Inizia così il viaggio nei luoghi dell’aceto balsamico tradizione di Reggio Emilia, seguendo quattro itinerari ed effettuando tappe nelle diverse acetaie, cantine, aziende agricole e ristoranti che punteggiano il territorio collinare della provincia, a partire da un Itinerario al Secchia, per poi passare all’Itinerario dei Colli, a quello all’Enza e all’Itinerario al Po.

Il volume è stato realizzato in occasione di Re balsamico. Il magico, il nero, il mistero, un’iniziativa enogastronomica e culturale che si è tenuta lo scorso novembre promossa da Camera di Commercio di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia e Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia (Re Balsamico).

Il testo presenta un ricco apparato iconografico con foto di Paolo Barbaro, Luigi Ghirri, Carlo Vannini, Mirco Zagnoli, Stefano Camellini. Alchimie, misteri e meraviglie. Viaggio curioso per città, campagne, paesi e acetaie del reggiano è in vendita presso le più qualificate librerie italiane.

 

Ufficio stampa: Patrizia Paterlini Tel. 348 7352352 – 348 8080539 – e-mail.

La sfida culinaria finisce

con un «gustoso» pareggio

QUATTRO CASTELLA.E' finita con un pareggio la disfida culinaria tra i consorzi dell'Aceto balsamico tradizionale di Reggio e Modena, che si è tenuta mercoledi nella sede della Congrega dei Liffi a Quattro Castella. Ma non si è trattato di uno 0-0 senza emozioni, ma di una serata gastronomica a quattro stelle, a base di balsamico e ricca di sorprese, in cui lo chef modenese Enrico Grenzi ha proposto un piatto in cui si incontravano sapori delicati come l'oro nero e il tonno e quello forte del pepe rosa, mentre il capo dei «Liffi» Pietro Scapinelli ha risposto con un piatto a base di polpo con una vellutata di ceci. Poi la cena è proseguita con un menù tutto giocato sul pesce, per finire con i passatelli e l'immancabile gelato al balsamico. Un risultato la serata l'ha comunque raggiunto: quello di spiegare ai modenesi il significato del termine «liffo», che da oggi certamente non dimenticheranno più.
La sfida a tavola che ha visto trionfare il «dolce mosto», come era giusto che fosse, rientra nel ricco programma di iniziative per far conoscere l'aceto balsamico tradizionale che si concluderà oggi alle 19.30 con una «tabarrata» in via Emilia. Sempre mercoledi, all'Arco, è stato poi presentato il volume «Alchimie, misteri e meraviglie. Viaggio curioso per città e campagne, paesi, e acetaie del reggiano» di Vitaliano Biondi e Giulio Bizzarri, che sono anche i curatori dell'intera e ottimamente riuscita manifestazione «Re Balsamico. Il magico, il nero, il mistero», voluta da Camera di Commercio, Consorzio del Balsamico, Provincia e Comune di Reggio Emilia. Se la manifestazione si conclude oggi, l'oscuro rebus proposto dal presidente del Consorzio Carlo Ferretti, consentirà ai reggiani di continuare a scoprire questo prodotto di eccellenza della nostra terra. La soluzione potranno trovarla grazie ai timbri raccolti nei ristoranti e nelle acetaie reggiane che hanno aderito all'iniziativa. Ma quel che più conta, è che i vincitori si porteranno a casa un «bottino di preziose bottigliette di aceto balsamico tradizionale».
Roberto Fontanili

programma della manifestazione
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